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Ostaggi morti, pro-pal e i giapponesi del ’48

La pace nella striscia di Gaza, i morti che non tornano ed i “giapponesi” che, come nel 1948, non hanno saputo che la grande guerra (ad oggi perlomeno) è finita.

Dunque ostaggi liberati, carcerati pure, ma il popolo israeliano che minacciava fuoco e fiamme contro Netanyahu per la sua politica di guerra, ora è diviso.
Chi ha avuto gli ostaggi vivi se n’è andato felice a casa, quelli che aspettavano i corpi di quelli deceduti, no, e stanno dicendo al premier di continuare la guerra perché Hamas non ha rispettato l’accordo di restituire quelle salme!
Cioè vogliono altri morti sopra le macerie per “compensare” quelli rimasti sotto le macerie!

Riflessione: perché Hamas che ha i riconsegnato i vivi, non dovrebbe riconsegnare i morti? Quali vantaggi ne avrebbe? Non si sa!
La storia probabilmente è che magari non sanno dove siano i morti israeliani, in quella confusione di macerie e distruzioni.
E il popolo che aveva manifestato per la pace ora in parte grida alla guerra.
Similmente poi ai “giapponesi” nostrani che però – v’è da dirlo – non si sono accorti che la guerra è finita con la sconfitta dei loro “eroi” e allora manifestano per la costituzione di uno Stato palestinese senza Israele.
Singolare…, zzzzzz…..zzzzzzz.

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